martedì 9 ottobre 2007

Alunni...

Ciccio, i video non li dovevi cancellare!!!
Comunque, sono fiero lo stesso!

giovedì 13 settembre 2007

Buon inizio (speriamo!)


...per tutti coloro i quali non hanno intenzione di studiare molto e bene durante questo nuovo, lungo e faticoso anno scolastico!

mercoledì 29 agosto 2007

Teatro personale

Essere o non essere, questo è il problema.
Ma c'è del marcio in Danimarca, che nessun sole d'oriente potrà
rinfrancare sul balcone di Giulietta.
Morirà Romeo, o moriranno insieme non essendo potuti nascere mai?

martedì 21 agosto 2007

Vita

Mai stata veramente mia.
Adesso, meno di prima.
Nessuna rosea prospettiva per il domani.
Si attende soltanto.
Tanto, prima o poi passa.

mercoledì 1 agosto 2007

venerdì 6 luglio 2007

Domande di tutti i giorni, prendendo in prestito Kierkegaard

Domande di tutti i giorni, prendendo in prestito Kierkegaard:
"Dove sto? cosa vuol dire: il mondo? Cosa significa questa parola? Chi mi ha tirato proditoriamente nella faccenda, e adesso mi ci lascia dentro? Chi sono io? Come sono entrato nel mondo? Perché non m'hanno interpellato, perché non m'hanno istruito su regole e costumi, invece d'intrupparmi quasi che fossi stato comperato da un mercante di mozzi? Come sono diventato socio nella grande impresa che chiamano realtà? Perché devo essere socio? Non è facoltativo? E se devo esserci costretto, dov'è allora il direttore? Dove devo rivolgermi col mio reclamo? Dopotutto, la vita è un dibattito - posso chiedere che il mio parere venga inserito nell'ordine del giorno? Se bisogna prendere la vita com'è, non sarebbe meglio stabilire com'è?"

martedì 3 luglio 2007

Memorabilia


Nizza, 4 luglio 1807: duecento anni dalla nascita
impossibile tacere.

martedì 19 giugno 2007

Lievi commenti di letture e notizie

Il primo commento, sia pure a qualche giorno di distanza, è sulle parole con cui Michele Serra su La Repubblica dello scorso 16/06 ha testimoniato il suo dovere (e volere) "da esterno" riguardo alla propria adesione alla manifestazione di Roma. Perché in quelle parole mi ci riconosco in pieno, ritenendomi sufficientemente libero e laico da condividerle e farne eco. E ben vengano, nei limiti della sana goliardia, legata anche alla finalità della maggiore visibilità, le esuberanze sui carri e ciò che molti in giacca e cravatta definirebbero volgari buffonate. Ne ho visti di buffoni in giacca e cravatta risultare più volgari di migliaia di persone in parata volutamente carnevalesca e variopinta!
Il secondo, sempre desunto da letture di notizie, è sull'ultimo (in ordine di tempo) degli irrinunciabili Contrappunto di Riccardo Chiaberge sulla Domenica de Il Sole 24 ore di giorno 17/06. E mi toccherebbe da vicino, poiché per commentare - fra le altre cose - la notizia di Priebke in libertà lavorativa, l'autore ricorre ironicamente (?) a invocare l'intervento della docente interrogata da un giudice di Palermo e "colpevole" di aver redarguito in modo non consono un alunno che, a quanto pare, aveva più che offeso un compagno, macchiandosi di vero e proprio bullismo. Mi chiedo che ne sarebbe stato del mondo della scuola di venti, trenta o più anni fa, e delle tonnellate di sassolini sotto le ginocchia, delle orecchie d'asino posticce (quando già non vere per le tirate che spesso le maestre somministravano senza remore) e delle bacchettate sulle nocche. Mi chiedo (e non giustifico) se quei metodi non siano stati gli stessi che o da un lato hanno prodotto gli uomini e le donne che oggi sanno e sanno discernere (cosa di maggiore importanza), o dall'altro hanno prodotto uomini e donne che non sanno e non sono in grado di discernere. Sono convinto che nell'agiatezza possano cadere i più forti imperi della storia, che la bambagia e la troppa protezione dietro assurde giustificazioni genitoriali fanno più danno ai ragazzi che bene all'amor proprio dei loro padri e madri; e sono convinto che un po' di sana asperità non fa poi davvero male. Per questo sto con la prof. Castigabulli di Chiaberge, dalla quale non credo arrivi un segnale negativo (come altre volte, invece, dalla scuola). Per questo sto pure ironicamente con Bart Simpson che ogni giorno riempie lavagne intere di parole mai insane. L'insania sta altrove che nelle parole, specie in quelle tese a dare esempi.
Il terzo, ultimo, laconico commento, sulla Chiesa cattolica. Badando bene di riconoscere al Papa quel che è del Papa (ritengo fermamente e convintamente che la Chiesa abbia valori nati da secoli di storia che sono imprescindibili dalla nostra facies culturale, che si creda o meno) sarebbe il caso, però, che d'altro lato venisse riconosciuto a Cesare quel che è di Cesare. Non solo in fatto di diritti laici del vivere comune, ma persino lasciando liberi i credenti automobilisti di recitare un più sentito rosario in chiesa anziché mentre si guida, e senza il timore della geenna per aver sorpassato un'auto o aver dimenticato di segnarsi il petto con la croce, prima di andare a fare la spesa.

domenica 17 giugno 2007

L'ultima campanella

Scuola finita, scuola infinita.

domenica 3 giugno 2007